Intervista a Giorgio Puricelli
Intervista a Giorgio Puricelli
di Marco Musorrofiti
Diventare un fisioterapista del Milan non è cosa da tutti, diventare il fisioterapista di riferimento del nostro Premier Silvio Berlusconi è cosa che solo un vulcanico signore di nome Giorgio Puricelli può realizzare.
Oggi Giorgio svolge attività libero professionale presso lo studio “Rehabilitation Center” di cui è titolare e tra le sue molteplici attività svolge anche la funzione di Consigliere Regionale della Lombardia. Un fisioterapista , come noi, che ha deciso di avvicinarsi alla politica per cercare di cambiare il sistema “da dentro” .
Prima di parlare della tua discesa in campo in ambito politico ci racconti un episodio che ricordi con particolare piacere della tua esperienza vissuta al Milan?
“ La cosa che più mi è rimasta nel cuore è una frase che Pippo Inzaghi mi disse dopo una seduta di doppio allenamento, ormai a tarda sera, in una uggiosa giornata d’inverno, dopo l’ennesima esercitazione per migliorare la forza dei muscoli delle sue gambe: “Ci siamo Giorgio, abbiamo fatto tutto bene. Abbiamo curato anche il minimo particolare. Domenica potremo fare una grande partita o forse giocare male, ma al termine della gara, uscendo dal campo, non potremo rimproverarci nulla, la nostra coscienza sarà serena”.
Parole semplici ma di una profondità straordinaria.
Se riuscissimo a mettere in pratica quotidianamente questo insegnamento e riuscissimo anche a trasmetterlo ai nostri figli, sono sicuro che costruiremmo un futuro migliore.”
Come si fa a conciliare l’attività politica con quella professionale?
“ E’ sicuramente molto difficile ed impegnativo riuscire a conciliare le due cose al meglio : la mia giornata tipo inizia alle 6,30 e non si conclude mai prima della mezzanotte.
Riuscire contemporaneamente ad essere sempre informati su ciò che accade a livello nazionale, regionale, provinciale, partecipare attivamente al lavoro delle commissioni e del Consiglio Regionale e rendersi disponibile ad incontrare coloro che portano le richieste del territorio e’ una vera impresa.
Inoltre devo anche essere attivo dal punto di vista professionale.
Sinceramente non pensavo che l’ attività politica richiedesse un impegno così importante.
Un grande ringraziamento va a mia moglie che mi è sempre accanto ed è molto comprensiva visto che sono molto spesso impegnato durante il weekend, per manifestazioni o incontri con gli amici e i militanti del Popolo della Libertà.”
Che notizie ci puoi dare riguardo all’istituzione degli Ordini delle professioni sanitarie?
“ Visto che sono di natura ottimista, ritengo che il raggiungimento di questo obiettivo, così ambito dalla nostra categoria , sia imminente.
Circa 1 anno fa avevo presentato in Consiglio Regionale della Lombardia una mozione che sollecitava il parlamento a deliberare in materia di istituzione degli ordini delle professioni sanitarie.
Recependo l’invito, la Commissione Sanitaria ad agosto 2011 ha approvato all’unanimità il disegno di legge per l’istituzione degli ordini delle professioni sanitarie, infermieristiche, ostetriche riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione.
Purtroppo qualche settimana fa, durante la discussione del testo in Senato, il disegno di legge è stato congelato, per via di alcune “turbolenze”, affinché alcuni emendamenti venissero perfezionati.
Dopo una riunione affollatissima tenutasi al grattacielo Pirelli a Milano, di concerto con il Presidente della consulta delle professioni Massimiliano Sabatino, ho ritenuto opportuno inviare al Presidente della Commissione Sanitaria al Senato, Senatore Antonio Tommassini, una lettera per sollecitare la calendarizzazione immediata del disegno di legge. Ho parlato personalmente con lui ottenendo rassicurazioni in merito.
Sono ottimista ma, rimango in vigile attesa.”
Quanto è importante che i fisioterapisti possano sedere all’interno delle istituzioni?
“ Poter esercitare un ruolo decisionale all’interno delle istituzioni è di fondamentale importanza.
Finché un numero sempre maggiore di fisioterapisti non siederà in assemblee aventi potere legislativo la nostra categoria difficilmente potrà essere rappresentata e tutelata.
Un invito quindi a tutti i colleghi di qualunque colore politico a scendere in campo entrando in politica, per dare innanzitutto , e ci tengo a sottolinearlo , delle risposte ai cittadini meno abbienti lavorando per il bene comune. Questa deve essere la priorità.”
Art. 1 septies, sull’equipollenza della laurea in Scienze Motorie con quella in Fisioterapia, è stato finalmente abrogato . Giustizia è stata fatta. Ma bisognava pensarci così tanto?
“ E’ stata senza dubbio una vicenda molto spiacevole per la categoria. Sono state spese molte energie che avrebbero potuto essere adoperate produttivamente in altro modo.
Devo in quest’occasione rivolgere un plauso all’associazione italiana fisioterapisti (A.I.F.I.) ed al suo sindacato (S.P.I.F.) che si sono profusi ed adoperati per ottenere il giusto riconoscimento”.
La convenzione al SSN per gli studi di fisioterapia è un utopia o avremo più sbocchi in futuro?
“La figura del fisioterapista può solo evolvere in senso positivo .
Non ritengo che questo obiettivo possa essere così lontano.
Un primo passo sarà regolamentare le professioni sanitarie; il successivo accreditamento della figura del fisioterapista presso il servizio sanitario nazionale sarà l’ ovvia conseguenza ”.
Cosa dobbiamo fare per dare maggior credito alla nostra professione?
“ E’ fondamentale che la nostra categoria cresca migliorando le proprie conoscenze e le proprie competenze.
Il confronto con le altre figure sanitarie deve avvenire sui contenuti e non sulle rivendicazioni sindacali.
Per farsi apprezzare e stimare bisogna innanzitutto dimostrare professionalità.
Solo così potremo avere un rapporto paritario con gli altri operatori sanitari ed essere riconosciuti come meritiamo.
Grazie alla neonata Società Italiana di Fisioterapia la nostra categoria evolverà basando il proprio operato sull’ evidence based medicine e sull’ evidence based practise.”
Come pensi che evolverà la figura del fisioterapista?
“ La nostra figura professionale e’ in continua crescita, pronta per la dirigenza in ambito sanitario.
Il fisioterapista sarà nel tempo sempre più riconosciuto dalla popolazione come figura di riferimento in ambito non solo riabilitativo ma anche preventivo.”
Un appello da rivolgere ai colleghi fisioterapisti?
“ Credo sia fondamentale l’unità d’intenti. Il mio auspicio, e dico questo con molto rispetto senza voler urtare la sensibilità di alcun collega, è che le varie anime ed associazioni della nostra categoria si fondano insieme in un’unica grande formazione.
Un soggetto unitario all’interno del quale si spazi dalla difesa degli interessi di categoria, alla tutela sindacale degli associati, alla promozione e alla divulgazione delle conoscenze scientifiche.”
In riabilitazione qual è stata la specializzazione che ti ha appassionato maggiormente?
“ Sicuramente la fisioterapia in ambito sportivo: è un campo che ti permette di avere molta soddisfazione.
Lavorare quotidianamente con campioni di altissimo livello regala grandi emozioni.
Credo tuttavia che la figura del fisioterapista in ambito sportivo vada valorizzata maggiormente.
C’ è ancora tanto lavoro da fare.
Dobbiamo prendere spunto da quanto avviene oltreoceano, negli USA, ove spesso ciascun campione ha un proprio fisioterapista e, perchè no, un proprio preparatore atletico. ”
Un consiglio a chi sta intraprendendo questa professione .
“ Il consiglio che posso dare è quello di affrontare il proprio impegno con entusiasmo e dedizione; applicarsi costantemente nello studio e frequentare sempre corsi di aggiornamento di livello.
La nostra pratica deve essere supportata da dati oggettivi e scientificamente provati attenendosi a quanto affermato dalle linee guida della letteratura internazionale.”
Grazie Giorgio e buon lavoro!
Per informazioni sulle attività di Giorgio Puricelli :